Ciao a tutti,

Come vi ho introdotto in un altro post (che forse ho perso, ancora devo imparare ad usare ForumCommunity ), sono stata vittima di incesto durante l'infanzia e ho creato questo blog per riflessioni sulla guarigione di questo trauma specifico.

Oggi voglio condividere con voi un estratto di un libro che ho letto poco fa.

Il libro non parla di abusi sessuali, quanto di madri "diversamente buone", però ho trovato un passo molto interessante. Nel brano si delinea il disturbo dissociativo ed alcune frasi mi hanno rincuorata in quanto hanno portato una validazione alle mie emozioni.
Per anni ho cercato, inconsapevolmente, di dare una forma a come mi sentivo. Facevo fatica a connettermi con chi avevo vicino e quelle volte che ho provato ad aprirmi sul mio mondo interiore, sembrava non ci fosse nessuno in grado di capirmi. Mi guardavano sbigottiti come fossi un alieno e questo mi faceva sentire terribilmente sola e sbagliata.
In quanto facevo riferimento a sentimenti particolari, può essere comprensibile la loro reazione e non penso sia da biasimare. Questo però non esclude che non mi abbia fatto male.

Il concetto sul quale voglio concentrarmi è il seguente: lo shock emotivo del trauma crea come un "buco nero" nella storia personale della vittima.
Qualche anno fa, quando mi sono aperta alla possibilità di aver subito un abuso sessuale e ho deciso di andare in terapia, mi sono sorpresa a non ricordarmi quasi più un singolo dettaglio della mia infanzia. Tutti i miei ricordi sembravano scomparsi, belli e brutti. Il sapore della mia merendina preferita alle elementari, le partite di basket, i litigi dei miei genitori... Io sapevo che avevo giocato a basket e che i miei genitori litigassero però non riuscivo a richiamare alla memoria gli episodi inerenti. Io penso che i vissuti più dolorosi abbiano agito proprio da "buco nero" portandosi via tutta la mia infanzia. Avevo dentro di me tantissimi sentimenti, emozioni, pensieri, dubbi, paure... Ero a pezzi. Purtroppo con la psicologa dell'epoca non si era instaurato un buon rapporto terapeutico ed è stato tremendo affrontare tutto ciò da sola.

Quello che segue è uno di quei brani che mi permettono di dire a quella ragazzina piena di dubbi su sé stessa che aveva tutto il diritto di sentirsi così. Il fatto che io in quanto essere umano possa percepire "un buco" nella mia storia personale perché ho vissuto degli episodi traumatici è confortante. Il fatto che questo mio stato d'animo sia condivisibile è come se mi togliesse dal pianeta degli alieni e mi riportasse sul pianeta Terra, tra gli esseri umani. Qualche anno fa non mi pareva così: molte persone non mi hanno creduta perché non sapevo spiegare quel "buco" ed altre l'hanno usato per screditarmi e proteggere loro stesse. Tutto ...

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